Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte torna a parlare della Libia: “Pronti a rimodulare la presenza sul territorio nell’ambito di una missione europea”.
A pochi giorni dall’attesissimo vertice di Berlino, il premier italiano Giuseppe Conte torna a parlare della Libia per ribadire la posizione del governo, che spinge per una soluzione politica guidata dall’Onu.
Libia, Giuseppe Conte: “Pronti a rimodulare la presenza in Libia nell’ambito di una missione europea”
“L’Italia è pronta a rimodulare la sua presenza in Libia nell’ambito di una missione europea sotto l’egida dell’Onu. E intende giocare un ruolo chiave anche alla conferenza di Berlino, dopo il nulla di fatto a Mosca che ha dimostrato come sul dossier libico nessun Paese può pensare di “risolvere il problema da solo”, ha dichiarato Giuseppe Conte.
Il Ministro degli Esteri e il Ministro della Difesa sono sulle stesse posizioni del Presidente del Consiglio, ma sarà necessario valutare lo sforzo dal punto di vista, pratico, ossia numerico. Quanti soldati può permettersi di mandare l’Italia?
La conferenza di Berlino
Il vertice di Berlino è in calendario per la giornata di domenica (19 gennaio n.d.r.) e l’Italia sta provando a ritagliarsi un posto da protagonista dopo lo svarione diplomatico in occasione di quello che doveva essere un doppio confronto a Palazzo Chigi tra il Presidente del Consiglio, Haftar e al-Sarrj, con quest’ultimo che ha cancellato l’impegno dopo essere venuto a conoscenza dell’incontro già in atto tra Conte e il Generale.
Il fallimento della mediazione di Mosca nello scontro tra Haftar e Al-Sarraj rimette in effetti l’Europa in primo piano sul delicatissimo scacchiere libico. Il cessate il fuoco al momento in corso si regge su fondamenta decisamente instabili e lo scopo è quello di raggiungere una tregua.
Alla conferenza di Berlino dovrebbe prendere parte anche Khalifa Haftar, ma sulla sua presenza c’è un clima di comprensibile incertezza. Prenderanno parte al vertice alti funzionari statunitensi.